Stop alle interpretazioni: il limite di THC è lo 0,6% anche per i fiori di Cannabis

La Cassazione si è espressa sul limite di THC nelle infiorescenze di Cannabis light.

La vendita di ‘cannabis light’ è lecita, come lecito – e non possono essere sottoposti a sequestri preventivi – è l’uso dei prodotti realizzati con essa e messi in commercio. Questa la linea dettata dalla sesta sezione penale della Cassazione che, con una sentenza depositata oggi, segna un ulteriore capitolo in una questione finora controversa a livello legale.

La Suprema Corte, con la decisione depositata oggi, ha annullato senza rinvio il sequestro disposto avvenuto a nei confronti di un 28enne che aveva posto in commercio infiorescenze di cannabis: i giudici marchigiani arrivarono alla conclusione che la Cannabis in questione non rappresentasse una deroga alla disciplina penale in materia di stupefacenti

Secondo la legge 242, se all’esito di controlli il contenuto complessivo di THC nella coltivazione “risulti superiore allo 0,2% ed entro il limite dello 0,6% nessuna responsabilità è prevista per l’agricoltore” e il sequestro o la distruzione delle coltivazioni possono essere disposti “solo se il contenuto di Thc nella coltivazione è superiore all 0,6%”. Stessa cosa è valida per i fiori di Cannabis.

 Nella legge non si parla di commercializzazione, ma secondo la Cassazione, “risulta del tutto ovvio” che sia “consentita per i prodotti della canapa oggetto del sostegno e della promozione” espressamente contemplati dalla legge.
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