Luigi Di Maio precisa che la legalizzione della Cannabis non è nel contratto di governo stipulato con i suoi alleati leghisti
Luigi Di Maio precisa che la legalizzare la Cannabis non è nel contratto di governo stipulato con i suoi alleati leghisti ma ci tiene a puntualizzare che la proposta è convincente. Nella precedente legislatura ha appoggiato la stessa iniziativa di legalizzare almeno il consumo e l’auto produzione per fini ludici o terapeutici.
Sono passati pochi giorni dalla presentazione del ddl a favore di una eventuale apertura alla legalizzazione della Cannabis presentato dal senatore del Movimento 5 Stelle Matteo Mantero. E le risposte da parte di alttri esponenti politici non sono mancate.
Fontana e Salvini si sono dichiarati contrari ad ogni tipo di apertura sulle droghe. Addirittura Salvini ha commentato con frasi anacronistiche e poco sensate la proposta, che in realtà è ben studiata ed in linea con le politiche mondiali.
Nelle Americhe, quasi tutti gli stati stanno legalizzando la Cannabis da nord a sud: Canada, Stati Uniti, Colombia, Giamaica, Uruguay sono solo alcuni dei Paesi che hanno tolto il proibizionismo sulla Cannabis. A breve seguirà il Messico che speriamo porti un’ondata di positività anche in Cile, Argentina e Perù.
Intanto il ministro della Giustizia Bonafede dichiara che difficilmente si potrà arrivare a votare positivamente il ddl, visto che nel contatto di governo non si parla di legalizzazione della Cannabis. Però anch’egli ritiene che sia una misura utile e necessaria per il Paese.
In generale, i 5 stelle si sono sempre dichiarati favorevoli alla legalizzazione, così come i Radicali e molti tra gli esponenti del PD. I numeri per arrivare alla legalizzazione ci sarebbero, manca solo la voglia di andare contro alla Lega e a chi la rappresenta. Visto che quest’ultimo è convinto di essere al governo da solo e di avere la maggioranza.
Purtroppo le dichiarazioni che arrivano agli italiani, attraverso i media nazionali, sono proprio quelle di Salvini che commenta il ddl come “dannoso per la salute e per il futuro dei giovani”.
E con questa triste affermazione ignorante, chiudo.