Un impiego innovativo della Canapa con la calce, nascono i vasi in Canapa: una novità che permette di risparmiare acqua.
L’impiego della miscela di canapulo di Canapa e calce si presta a diverse casistiche di applicazione. Oltre alla bioedilizia e alla eco bioedilizia, da qualche anno è possibile trovare sul mercato anche vasi realizzati in questo materiale, che riescono ad unire funzionalità ed estetica in un prodotto davvero interessante. Curiosi di saperne, e di farvene sapere, di più, abbiamo posto alcune domande a Mario Florian, titolare dell’azienda Effedue S.r.l che, oltre ad occuparsi di bio edilizia, produce e commercializza il marchio Vasi in Canapa.
– Come e quando nasce l’idea? Come vi è venuto in mente di usare la miscela di calce e Canapa per costruire vasi?
L’idea nacque nel 2015, a seguito di alcuni lavori eseguiti in bio edilizia in situazioni particolarmente critiche e in un contesto ulteriormente difficile come quello di Venezia. In quell’occasione mi resi conto che il risultato della miscela di calce Canapa può dare ottimi risultati. Ecco allora che, dato il mio particolare Know How di più di 30 anni nell’edilizia ed essendo sempre alla ricerca di materiali e di tecniche naturali, decisi di utilizzare la mia esperienza anche in altri ambiti, nello specifico nel mondo delle piante, creando questi vasi. Ero sicuro che producendo un involucro alcalino e termicamente isolato si potessero ottenere importanti benefici ottimizzando il comportamento termo igrometrico nel tempo.
– Quindi sono composti solo di calce e canapulo di Canapa?
Certo, il composto è principalmente costituito di calce Canapa; poi ovviamente nelle finiture del vaso adopero esclusivamente altri materiali naturali.
– L’aspetto grezzo è interessante. piace al pubblico?
L’aspetto grezzo per me è molto interessante e piacevole e mette sicuramente in risalto la matericità della Canapa. Il colore particolare e caldo, nonché la trama che si compone nella posa del materiale fanno un bel colpo d’occhio e sicuramente si può tralasciare la finitura. Il vaso si integra in ogni contesto abitativo sia in un arredamento del tipo moderno che di tipo antico-
-Quali forme e dimensioni proponi?
La produzione riguarda quattro modelli base: il Cubo, il Cilindro, l’Ovale e la Piramide. La capienza totale della terra utilizzabile in questi vasi è variabile, anche in base alla forma, e va da 1 litro fino a 50 litri. Tutti i vasi sono infinitamente personalizzabili, e si eseguono rifiniture su richiesta. Questo permette al cliente di creare vasi unici e personalizzati, che si inseriscono e si sposano perfettamente nel proprio ambiente, sia interno che esterno.
– Come possiamo vedere sono vasi fuori dal comune, ma non solo per l’estetica. Ci vuoi raccontare le caratteristiche tecniche?
Certo, con questa miscela si riesce ad avere un peso specifico inferiore rispetto ai vasi tradizionali di pari dimensioni, arrivando ad un risparmio di peso del 30%; inoltre il composto di calce e Canapa, come è noto, contribuisce all’assorbimento dell’Anidride Carbonica dell’ambiente che ci circonda riducendo notevolmente l’inquinamento.
Esteticamente i vasi più grandi non hanno forme “tradizionali”, tutt’altro, ma risultano comunque piacevoli alla vista anche grezzi e naturali e quindi “materici”. Accattivanti risultano essere i vasi con l’uso di calce naturale associata a pigmenti di vari colori: Il vaso ottenuto è completamente naturale, non tossico e privo di sostanze chimiche di sintesi; nel terreno le radici possono assorbire l’umidità costante nel bio composto. Quest’ultimo protegge le culture dal freddo e dal caldo mantenendo umidità e temperature costanti all’interno del terriccio e creando un microclima favorevole che favorisce lo sviluppo delle piante.
– Quali sono i vantaggi pratici di questi vasi?
Abbiamo riscontrato molteplici vantaggi: serve poca acqua per le pianta in quanto il vaso assorbe anche l’umidità dell’ambiente inoltre la caratteristica di permeabilità evita il ristagno d’acqua (e la diffusione di zanzare); ognuno dei nostri vasi garantisce una diminuzione della dispersione del calore rispetto ai convenzionali materiali in uso, garantendo un importante resistenza agli agenti esterni e dagli sbalzi di temperatura, sono in grado così di proteggere la pianta alloggiata in esso. Una volta ultimato il ciclo vita del vaso, il mix di materiali può essere riutilizzato e tornare utile: ad esempio, frantumandolo e miscelandolo con acqua e ulteriore legante a base di calce, il materiale può essere recuperato, tritato e spalmato su aiuole e campi per aumentare il pH del suolo.
– Queste sono buone premesse per l’applicazione in ambienti aridi con scarsità d’acqua
Credo che in ambienti aridi e con scarsa acqua, sicuramente può migliorare il comfort delle piante e la loro rigogliosità grazie alla resistenza alle variazioni climatiche esterne e alla capacità di regolazione del microclima. Queste caratteristiche demarcano l’unicità di questi vasi.
– Ci vuoi raccontare le esperienze di chi ha provato questi vasi?
Ci siamo resi conto delle potenzialità di questi vasi quando siamo riusciti a far crescere e fiorire un seme di Cannabis autofiorente, piantato nel mese di gennaio, senza supporto di grow box e senza aiuti artificiali, quale temperatura e luce. Sommando il fatto che sono stati usati solo 8 bicchieri di acqua in 8 settimane, abbiamo constatato la qualità e quanto sana poteva essere la pianta, anche in condizioni non ottimali per la sua vita.
– Quali saranno gli sviluppi futuri?
Gli sviluppi al momento sono difficili da prevedere, sopratutto perché nessuno conosce ancora bene il materiale e di conseguenza i benefici che ne derivano. Sarei ben contento di implementare lo sviluppo di questi vasi perché stiamo parlando di un prodotto di alto livello, che sicuramente vale la pena studiare e approfondire.