Oggi, 25 giugno, mentre a Roma avveniva la prima manifestazione pro Cannabis sotto Montecitorio, è passato a miglior vita il dottore della Cannabis, lo psichiatra americano Lester Grinspoon alla veneranda età di 92 anni.
Chi era Lester Grinspoon?
All’inizio degli anni sessanta, negli Stati Uniti, vi fu un vero fermento che riguardava sia le droghe leggere che pshichedeliche: erano gli anni in cui la chimica, soprattutto farmaceutica, aveva fatto passi da gigante e ormai sul mercato si poteva trovare qualsiasi farmaco per trattare i più disparati disturbi, che fino a poco tempo prima venivano trattati con rimedi naturali. i cosidetti rimedi della nonna.
L’università di Harvard nel 1967 commissionò ad uno dei suoi migliori dottori in psichiatria uno studio che mettesse in evidenza i nefasti effetti che la Cannabis avesse sul cervello umano, dal momento che questa stostanza dilagava negli Stati Uniti. Il dottor Grinspoon accettò l’incarico ma, dopo poco tempo, si rese conto che la Cannabis in realtà fosse un portento per la fisiologia umana, in particolar modo esercitava effetti benefici proprio sul cervello umano e sulle sue strutture… L’esatto contrario di quanto si aspettasse dai trial!
A quel punto Lester Grinspoon segnalò immediatamente quanto scoperto, anche perché lui non era un dottore qualunque ma è stato il fondatore dell’associazione che si accupa di revisionare annualmente le patologie mentali, The American Psychiatric Association Annual Review. Fondò anche la Harvard Mental Health Letter, per la quale fu redattore per ben cinquant’anni. Seguiva anche l’associazione americane per l’avanamento della scienza, e dell’ American Psychiatric Association.
Pubblicazioni cannabiche
A quel punto pubblicò Marijuana Reconsidered, “reflected that change in view.”un testo che in molti rigettarono, molti suoi colleghi in primis, definendolo un testo “troppo controverso”. Lester Grinspoon diventò presto il massimo esperto mondiale in Cannabis, tanto che venne chiamato in cause giudiziali, compresa quella di John Lennon per possesso e incitazione all’uso di Cannabis, come tecnico per la difesa degli imputati.
Non contento di aver trovato una cura portentosa nella Cannabis, indagò anche sui psichedelici: altre sue pubblicazioni infatti inclusero Psychedelic Drugs Reconsidered e Marijuana: The Forbidden Medicine and Psychedelic Reflections.
Con l’avvento di internet il dottor, confermato professore di Harvard nel 1975, fondò l’omonimo sito, Marijuana: The Forbidden Medicine, nel quale diede consigli a tutti gli utenti. Il sito raccolse migliaia di esperienze individuali da parte dei consumatori di Cannabis di tutto il mondo. Un medico, un professore e attivista che passò il resto della vita a fare corretta informazione sulla Cannabis. Chi era Lester Grinspoon?
Annedodi e considerazioni
Ma l’annedoto migliore che il dottore raccontò fu quello relativo a suo figlio che nel 1970 stava letteralmente morendo di leucemia. Era spossato ad ogni ciclo di chemioterapia e la Cannabis lo aiutò a stare in vita per un anno e mezzo, senza terribili sofferenze. Grinspoon raccontò di come anche lui e sua moglie abbiano beneficiato indirettamente del trattamento, vedendo il loro figlio condurre una vita degna di questo termine.
è apparso in diversi documentari ed è stato citato in diverse opere. Al momento la banca semi olandese Barney’s Farm ha dedicato una particolarissima varietà di Cannabis, a predominanza puramente sativa, al dottore e attivista più influente di tutti i tempi.
Oggi si è concluso un pezzo importantissimo della storia antiproibizionista del mondo. Proprio oggi che in Italia molti attivisti si sono riuniti a Roma per urlare i propri diritti di essere riconosciuti come cittadini e consumatori responsabili, anziché criminali oppure pericoli per la società.
Curioso che nonostante siano passati più di cinquant’anni dalle scoperte del dottor Grinspoon, in Europa siamo ancora ridotti ad elemosinare i nostri diritti di cura e/o di prevenzione… eppure spesso la realtà supera di gran lunga la fantasia.
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