Con la Brexit l’Inghilterra legalizzerà la Cannabis? Boris Johnson favorevole

Per chi non lo sapesse, è dal 2017 che in UK si parla di legalizzazione della Cannabis. Il perché è ancora meno noto: l’Inghilterra è il maggior produttore al mondo di Cannabis legale, ovvero ha il primato per tonnellate l’anno prodotte per soddisfare il settore farmaceutico (Sativex).

Inghilterra maggior produttrice al mondo di Cannabis

Ma non è finita qui: si stima che vi siano almeno due milioni di consumatori abituali di Cannabis nel Regno Unito, che potrebbero aumentare considerevolmente se la sostanza venisse finalmente socialmente accettata.

Mr Boris Johnson, premier inglese, ha nominato Blair Gibbs, supervisore del Centre for Medicinal Cannabis e Danny Kruger come segretario politico.

Gibbs, interpellato, ha fornito la sua visione sulla situazione legale della Cannabis, che cambiando positivamente, sarebbe in grado di risvoluzionare completamente tutto il sistema sanitario nazionale inglese.

In UK la Cannabis terapeutica è stata legalizzata da appena un anno: è stato riconosciuto il suo potenziale in ambito medico solo nel novembre 2018, nonostante le evidenze scientifiche abbiano otteuto ottimi risultati da decenni. Prima di allora, il governo considerava la Cannabis priva di alcun effetto benefico per la salute.

L’inversione di rotta

L’opinione pubblica è sempre stata fortemente spaccata sull’argomento, a causa della rigida classificazione della Cannabis nella tabella delle sostanze stupefacenti: ricollocata da sostanza di classe B a C per ridurre il lavoro alla polizia e l’affollamento delle carceri, fu introdotta nuovamente nella classe B dal governo di Gordon Brown nel 2006.

Tutt’ora considerata tale, il consumo di Cannabis non è mai diminuito nel Regno Unito, anzi, i poliziotti ormai a Londra, in comune accordo, non arrestano più i semplici consumatori per non dare loro problemi.

I conservatori hanno cambiato idea

In generale, il partito conservatore, è sempre stato contrario alla legalizzazione ma, da qualche anno a questa parte, si è dovuto ricredere. Già nel 2017 Boris Johnson e i suoi parlavano di legalizzare la Cannabis entro quindici anni.

Probabilmente, con la Brexit all’orizzonte saranno costretti a ricredersi ancora sulle tempistiche, accelerando il processo che ha già interessato i cugini candesi. Quel che interessa maggiormente al Regno Unito sarebbero infatti gli introiti che deriverebbero da una tale scelta politica, i quali da soli potrebbero risollevare l’intera economia inglese.

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