Cannabiscienza, start up di divulgazione scientifica

Viola Brugnatelli è dottoressa in neuroscienze ed è CEO di Cannabiscienza, una start up lanciata al termine dell’anno scorso.

In Italia si tratta di un progetto innovativo, in quanto nonostante le eccellenze nostrane in tema di ricerca sulla Cannabis Medica e Sistema Endocannabinoide, nessun istituto si è attivato con continuità per permettere alla popolazione e alla classe medica italiana di accedere a tali conoscenze scientifiche.

Come stipulato dal Decreto Ministeriale Livia Turco 98 del 2007, e successivamente dal Decreto Renato Balduzzi del 2013, e dal Decreto Legge Beatrice Lorenzin 36 del 2014, tutti i medici iscritti all’Ordine Professionale (sia dipendenti, sia convenzionati con il Servizio Sanitario Regionale, sia liberi professionisti) possono prescrivere la Cannabis Medica (CM) o in forma farmaceutica (Nabiximols) o come preparato galenico, (seguendo la Legge Di Bella del 1998).

L’obiettivo di Cannabiscienza è condividere le conoscenze scientifiche internazionali di settore contestualizzandole intorno alle possibilità di cura che il sistema legislativo italiano permette.

  • Come e quando è nata l’idea di fondare Cannabiscienza?

Cannabiscienza è stata fondata per riempire il vuoto formativo di professionisti, e non, sulla Cannabis Medicinale e il Sistema Endocannabinoide. Più che un’idea è stata una necessità impossibile da ignorare. Vi sono stati negli anni tanti elementi che ci hanno portato collettivamente a Cannabiscienza: le richieste incessanti dei lettori italiani del mio magazine di divulgazione scientifica sulla Medicina Alternativa e Funzionale (NatureGoingSmart.com), le richieste degli studenti del corso di perfezionamento sulla Cannabis all’università Padova, le richieste di colleghi e l’impossibilità reale di poter gestire caso per caso ciascun paziente o medico in cerca di conoscenze sull’argomento. Era evidente che per poter aiutare il numero maggiore di persone avremmo dovuto creare una piattaforma che permettesse fruizione diretta, eliminazione delle barriere territoriali e fosse principalmente indirizzata ai professionisti.

  • In che cosa consiste il progetto formativo?

Il progetto formativo è ampio e tocca diversi argomenti, presentati approfonditamente da un team di scienziati e ricercatori. Ad esempio il dr. Romano si occupa degli aspetti botanici della pianta di Cannabis e delle metodiche di estrazione dei cannabinoidi su piccola e larga scala, il dr. Calvi, medico anestesista ed etnofarmacologo, si occupa di medicina personalizzata nella pratica clinica e di oleoliti di Cannabis, il dr. luongo, professore associato in farmacologia del sistema endocannabinoide e del dolore neuropatico, il dr. Ternelli delle preparazioni galeniche per i farmacisti italiani, la dott.ssa pollastro delle metodiche di analisi della Cannabis e il dott. Arno Hazekamp di produzione della Cannabis in Good Manifacturing Pactice (GMP).

Nel 2019 sono inoltre previste le uscite di altri tre Master Cannabiscienza che andranno ad integrare l’offerta informativa: CM Clinica (Master per medici), Cannabis Nutraceutica (Master per nutrizionisti), CM e Lab (Master per ricercatori)

  • Chi sono i principali fruitori del programma?

I fruitori sono professionisti del settore medico-scientifico, studenti, imprenditori e pazienti, a seconda del corso specifico.

  • Organizzerete eventi in giro per l’Italia? Avete una sede centrale?

Sì, organizzeremo eventi sia in Italia che all’estero. A Maggio si terrà un workshop presso il Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Padova e vi saranno probabilmente altri 2 eventi italiani (uno in Puglia e uno nuovamente a Padova). Stiamo inoltre preparando un evento a Zurigo e uno ad Ibiza. Abbiamo una sede a Udine, ma siamo ormai quasi sempre presso l’ufficio di Via Ariberto 21, a Milano, ed è prevedibile che trasferiremo in toto gli HQ Cannabiscienza a Milano.

Quali sono i progetti per il futuro? E gli obiettivi già centrati?

Nonostante l’A.C.T.U. 76 , in specifico l’articolo 7 sulle Campagne di informazione e l’articolo 8 sulla Formazione del personale medico, sanitario e sociosanitario, nessun finanziamento pubblico ha mai sostenuto la nostra iniziativa. Nonostante questo, e le difficoltà a 360° di un’azienda collegata con il nome botanico di una droga (rifiuto di apertura conto bancario, impossibilità di promozione online, etc), abbiamo aperto la prima start up innovativa a vocazione sociale del Friuli Venezia-Giulia, una start up a predominanza giovanile e femminile, coinvolgendo collaboratori da tutta Italia.
In meno di un anno abbiamo lanciato la piattaforma di divulgazione scientifica cannabiscienza.it, con un’attenzione particolare non solo destinata alla scienza, ma anche alla fruizione dinamica dei contenuti, affinché il livello di innovazione scientifica di cui ci facciamo portavoce sia allineato con i mezzi dell’era digitale. A Dicembre abbiamo lanciato il primo Master Cannabis Medica per Farmacia e Industria, che ci ha visti girare tra le farmacie in Italia e in Olanda.

Per il 2019 ci sono molti obiettivi, alcuni dei quali (i 3 master e gli eventi) già evidenziati sopra. Altri invece a carattere di divulgazione gratuita, come ad esempio una trasmissione radio Cannabiscienza.

Condividi sui tuoi social!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *