In Cile esiste un’associazione che promuove l’informazione, la distribuzione e la auto coltivazione di Cannabis a fini terapeutici per i pazienti
di Giacomo Paradise
I pazienti di Cile e altri Paesi del Sud America sono i beneficiari di un innovativo programma terapeutico, sostenuto da Paradise Seeds, che mira ad aiutare sia gli autocoltivatori che a far crescere le reti di club, per garantire a tutti l’accesso alla Cannabis a scopo terapeutico.
Paradise Seeds è stata scelta anche nel 2018 come fornitore ufficiale delle genetiche dall’importante Daya Fundacion per la coltivazione e la distribuzione di estratti a base di Cannabis a una rete di pazienti affetti da una serie di patologie, tra cui l’epilessia e il cancro.
Attraverso workshop e corsi, l’organizzazione caritatevole cilena, sostenuta anche dal governo locale, insegna alle persone come coltivare la Cannabis per aiutarli a trattare la loro patologia e fornisce assistenza medica gratuita.
Ana María Gazmuri, direttrice esecutiva della Daya Foundation, ha dichiarato: “Apprezziamo molto questa donazione da parte di Paradise Seeds: i nostri pazienti saranno in grado di eseguire i loro raccolti, alleviare i sintomi e migliorare la qualità della loro vita. L’autoproduzione è fondamentale per i nostri pazienti e speriamo che molti altri possano iniziare e continuare la propria coltivazione”.
La donazione cilena è solo un esempio del Medical Program che abbiamo lanciato all’inizio di quest’anno per aiutare chi ha più bisogno. Questo programma è attivo e disponibile per tutti i pazienti che possono dimostrare con un certificato di avere una condizione medica e la prescrizione all’utilizzo di Cannabis.
I pazienti utilizzatori di Cannabis, che coltivano per il proprio consumo terapeutico personale, hanno uno sconto del 50% su tutte le varietà Paradise Seeds (questa offerta è disponibile per gli Stati che non prevedono restrizioni all’importazione di semi).
Il programma è accessibile per qualsiasi utilizzatore che possa fornire documentazione medica comprovante la patologia (come prescrizione medica, tessera sanitaria e ricetta di un medico) insieme alla copia di un documento di identità.
Scrivendo una mail a medical@paradise-seeds.com, e allegando tutti i dati personali, fotocopia carta d’identità e ricetta medica, si può ottenere in risposta un codice, che inserito come codice coupon una volta ultimato l’ordine, garantirà il 50% di sconto. Sul sito ufficiale si possono trovare maggiori dettagli cliccando su “info” e poi “info ordine”.
Dal lancio del Medical Program, siamo stati travolti dalla risposta che abbiamo ricevuto dagli utilizzatori terapeutici che hanno condiviso con noi le loro esperienze su come la Cannabis li abbia aiutati: dai singoli utenti fino a gruppi di coltivatori come i membri del Social Club La Piantiamo, a cui Paradise ha donato le genetiche lo scorso febbraio, che sostiene le necessità di oltre 300 dei loro membri portatori di handicap.
Come ha affermato il fondatore e capo breeder di Paradise Seeds, Luc Krol “Quando abbiamo lanciato Paradise Seeds 24 anni fa, ci siamo presto resi conto che i pazienti affetti da una serie di patologie utilizzavano Cannabis per alleviare i loro sintomi.
La Cannabis apporta sollievo a migliaia di utilizzatori, tuttavia molti pazienti continuano a dover lottare per trovare un approvvigionamento continuativo ed affidabile di Cannabis di alta qualità. Sono costretti a comprare dalla strada, pagando prezzi elevati per marijuana che è spesso di scarsa qualità, non biologica e spesso contenente additivi nocivi.
È ora che questo cambi. La coltivazione della Cannabis medica per uso personale dovrebbe essere un diritto umano garantito. Questa iniziativa è un segno della nostra convinzione e speriamo che il programma sia di aiuto a tutti quei pazienti che ne hanno più bisogno. Per un utilizzatore di Cannabis medica coltivare la propria pianta è l’unico modo per garantirsi qualità, coerenza e continuità“.
L’esperienza di un utilizzatore di Medical Cannabis
Juan, 43 anni, è un uomo spagnolo che utilizza Cannabis a scopo terapeutico, che ha sofferto di spasmi muscolari da quando ha subito un infortunio sul lavoro come operaio edile. Ha scelto ed usa Wappa per produrre il suo olio di Cannabis e vaporizza i suoi fiori per trattare le sue condizioni.
“Soffro un disturbo muscolo-scheletrico che i dottori dissero derivato dai sollevamenti ripetitivi nel corso degli anni, soffro di spasmi muscolari nella parte bassa della schiena. Possono essere davvero dolorosi e sostanzialmente mi bloccano. Prendevo forti antidolorifici ma non mi piaceva quello che stavano facendo al mio organismo.
Circa cinque anni fa, la mia ragazza mi ha suggerito di pensare di trattarmi con la Cannabis. Non l’avevo mai usata prima, ma ho studiato e scoperto che la Cannabis riduce le infiammazioni. Ne presi un po’, presi in prestito un vaporizzatore (non avevo mai fumato!) e fui sorpreso dei risultati. Tutto quello che so è che mi rilassa e di conseguenza i miei spasmi muscolari diventano molto più controllabili.
Da lì ho coltivato molti strain nel corso degli anni, e Wappa si è rivelata lo strain più adatto, e che preferisco per le mie condizioni. Quando ho sentito parlare del Medical Program di Paradise mi sono iscritto subito. Tutto quello che posso dire è grazie Paradise per fornirmi quella che io personalmente considero come una terapia essenziale! ”
Gli Strain Paradise più utilizzati dai membri del Medical Program
Paradise Seeds ha 36 strain dal diverso potenziale di cannabinoidi primari, secondari e differenti profili terpenici tra cui scegliere e, sempre sottolineando che ogni utilizzatore ha la sua personale preferenza in base alle necessità, queste di seguito sono le genetiche che attualmente riportano le maggiori preferenze, sia presso la Daya Fundacion che come richieste al Medical Program: quanto alle femminizzate vengono utilizzate in particolar modo la sativa Nebula 2 CBD e l’indica Durga Mata 2 CBD, realizzate in collaborazione con la CBD Crew di Shantibaba, che pur essendo genetiche dall’alto contenuto di CBD (>10%) hanno un analogo titolo potenziale di THC garantendo una ratio 1:1 dei primari e l’effetto entourage; sono due strain molto diversi tra loro e dagli effetti caratteristici.
Parlando di autofiorenti, invece, molto apprezzate per la velocità di produzione e le dimensioni contenute in ambito domestico, abbiamo Pandora per quanto riguarda la capacità analgesica di sollievo dal dolore muscolare e artritico e conciliare il riposo, mentre la sativa AutoJack è richiesta per migliorare il tono dell’umore e l’appetito.
In Italia non è consentita la coltivazione ad uso personale nemmeno per i pazienti con regolare prescrizione medica. In Cile sono avanti anni luce sia sotto il prospetto legislativo che culturale, qui abbiamo ancora tanto da lavorare ma qualcosa pian piano si sta muovendo grazie ad alcune associazioni. Auguriamo a tutti un futuro più verde all’insegna dei diritti civili!